venerdì 10 febbraio 2017

Ideali

Bellezza e amore sono gli ideali della mia vita.
Bellezza perché non lascia indifferente e crea appartenenza, amore perché è un dono, ciò che io dono agli altri e il dono che gli altri fanno a me. (come dice Gaber, l'appartenenza é avere l'altro dentro di sé).
Io sono per avere idee e ideali, ma non per l'ideologia. Infatti l'ideologia distorce la realtà e l'uomo si riduce/si esaurisce nell'ideologia. E non è libero.
L'ideologia é contro la libertà!
Da un certo punto di vista, preferisco la religione (perlomeno nel modo in cui la vedo io). Di per sé la religione non comporta che l'uomo si esaurisca in essa e nella fede, quando accade, é caduta nel fanatismo, e allora sì che diventa ideologia.
Lasciando perdere le mie considerazioni sulla religione, che non so quanto possano essere condivisibili perché non so se in linea generale valga ciò che ho scritto  (ma per quanto riguarda me stessa, vale), l'ideologia porta l'uomo a non vedere e vivere realmente la realtà, ma a far adattare la realtà con l'ideologia.
L'ideale invece accetta che la realtà non sia come vorrebbe, l'uomo con degli ideali vive cercando di realizzarli, i suoi ideali orientano la sua vita, ma non predominano, quindi rimane sempre libero.
L'ideale non porta l'uomo a cercare di avere una sua rappresentazione politica, non vuole convincere nessuno, vuole vivere bene. L'ideologia invece si vuole imporre anche politicamente per convincere tutti gli uomini che la realtà è così come essa afferma. E rischia di limitare la libertà.
Un'altra cosa in cui credo molto è che la felicità esista e si realizzi in questa vita. Solamente che l'uomo non se ne rende conto. Su questo tema non posso che pensare a Dostoevskij (I demoni, ma anche altre opere) e alla seguente frase: " non esiste una chiave per la felicità, la porta é sempre aperta".
Gli uomini potrebbero essere felici, se solo si accorgessero che sono felici. Io ho vissuto questo. Scozia, parco della biodiversità di Edimburgo, sdraiata sotto un albero con 3 amici, una ragazza esclama: "Vai d'accordo coi tuoi genitori, vai bene a scuola e hai una vita sociale. Cosa vuoi di più dalla vita per essere felice?". E in quel momento mi sono sentita davvero e profondamente felice.
Una cosa che non riesco ad assumere come ideale è la giustizia. Non perché io non creda nella giustizia o perché io non voglia la giustizia, ma perché è "umana, troppo umana" e rischia di essere sempre soggettiva. Un uomo al quale un killer ha ucciso il figlio, ritiene giusto uccidere il killer e tu cosa puoi dire? Inoltre ogni uomo, anche il più crudele, il più abbietto, il più ingiusto, desidera sempre, a ragione o a torto, una giustizia più giusta.  
Per questo dico che la giustizia esiste, é di questo mondo, ma è soggettiva e non finisce in questo mondo.  
Credo però nella verità. Etimologicamente la verità è qualcosa di nascosto, che si svela. La realtà si manifesta nella sua autenticità.      

L'autenticità è l'assillo della mia vita, perché io voglio essere sempre autentica nelle mie relazioni con gli altri e nelle scelte che faccio. D'altra parte, chi non vorrebbe essere sempre se stesso, anche col suo carico di difetti e di fragilità? Come si può essere autentici? Rimanere fedeli ai propri ideali é sufficiente?
The answer, my friend, is blowing in the wind..